venerdì 6 luglio 2012

Rifarsi una vita... pero' non vicino alla mia!

Qualche giorno fa ricevo una telefonata da un'amica che ha 4 figli, 3 maschi di eta' varie e l'ultima arrivata che ha un paio di mesi più di Violet, amica che cerco di prendere in piccole dosi per via della sua tendenza al pessimismo e alla tragedia: ogni volta che la chiamo al telefono, non e' spesso, io inizio sempre con "Hey! How are you?" e la sua risposta immancabilmente inizia SEMPRE con un sospirone pesante, pausa ad effetto, e poi una notizia più o meno triste/tragica/strappalacrime di qualcuno nel suo circolo famigliare o di amici, e sinceramente io persone così cerco di evitarle quando e per quanto posso.
Quindi rispondendo alla sua chiamata, sapevo che stavo per ricevere qualche "sob-story" ed ero preparata... o così pensavo.

"Hai per caso trovato una lettera dal dipartimento della polizia oggi?", mi chiede.

"No. Perche'?" rispondo, cercando di mantenere un tono neutrale.

"Hanno notificato la nostra area perche' un "sex offender" a categoria rischio 3 si e' trasferito sulla mia via. Affitta una camera da una parente."

"Cosa?" (la sua casa si trova a 5 minuti a piedi dalla mia.)

"E' appena uscito dopo 18 anni di galera, ha molestato 2 bambini", dice ...

E all'improvviso, l'idea di garantire diritti civili a tutti (anche persone così) va a ramengo.

Nel 1996, a seguito di un caso orribile in cui una bambina di 7 anni, Megan Kanka, era stata violentata e uccisa da un vicino di casa, uno che era stato accusato di diversi altri abusi e violenze sessuali verso minori, e che si era trasferito in una casa vicina con altri predatori, vennero passate diverse leggi federali, chiamate informalmente "Megan's law",  che richiedono alle autorità locali in ogni stato e contea (polizia e sceriffo) di informare le comunità affette della presenza nel vicinato di un predatore sessuale, e l'instaurazione di una registro pubblico di predatori sessuali non più in custodia, cui questi ex-convicts devono registrarsi, pena il ritorno in carcere. Ogni stato regola il modo di comunicazione alla comunità, le distanze minime che devono esistere tra la residenza del predatore e scuole, asili, child-care, chiese, piscine pubbliche, e in tanti, forse tutti i casi si presentano sempre dei problemi con il vicinato che si trova ad "ospitare" un vicino che e' (giustamente) meno desiderato delle piattole o di un serpente a sonagli incazzato: spesso in tv si vedono proteste di mamme e bambini contro la presenza indesiderata, proteste che in alcuni casi si trasformano in attacchi verbali e fisici contro il predatore. La legge pero' cerca di proteggere anche i diritti di questi "low-life's" ad una riabilitazione  e a vivere una vita "normale".
L'idea della legge era di dare ai cittadini la possibilita' di proteggere i propri figli, grazie all'informazione. L'effetto collaterale e' stato quello di massivi atti di harassment nei confronti dei predatori e spesso anche di chi affitta loro una casa. E viste le restrizioni geografiche, diventa molto difficile per questi predatori trovare un posto dove vivere, tant'e' che, la necessita' aguzza l'ingegno. esistono in alcune città persino agenti immobiliari specializzati nella ricerca di case e appartamenti per "registered sex offenders".
La percentuale di recidivita' sembrerebbe bassa, ma quando consideriamo chi sono le vittime, solitamente bambini, anche una percentuale dello 0.5% e', per me, troppo alta. E allora? Che fare?

"Non dovrebbero vivere in un vicinato pieno di bambini", dico io "Dovrebbero vivere in posti isolati, in mezzo al deserto... Anzi, l'idea della castrazione chimica non e' proprio malaccio..."
Non mi sembra vero, ma quelle parole escono dalla mia bocca. E' che (mi) e' difficile sostenere le libertà civili di chi commette violenze sessuali nei confronti di un bambino.

L'amica mi dice il nome del predatore, e lo trovo subito nella lista pubblica dei predatori in Arizona. Questo il link con foto e livello di rischio recidivita', nel caso di questo "coso" (faccio fatico a chiamarlo "uomo") e' 3, il massimo (da notare che l'area del rettangolo della mappa include anche la mia casa...). Questo articolo spiega bene come viene calcolato il rischio e le differenze  tra le 3 categorie "rischio". Ho fatto un po' di ricerca ed ho scoperto che il nuovo vicino ha avuto almeno 2 condanne per molestie contro un minore, e diversi arresti per DUI, driving under influence, guidando mentre era ubriaco o fatto (o entrambi, nel suo caso...); sono persino riuscita a trovare il "docket" con le accuse.

Finita la telefonata, ho riflettuto. Ho 4 figli, i primi 3 vanno e vengono dalla fermata dello schoolbus da soli, spesso vanno fuori a fare camminate senza di noi adulti, o in bici a casa di amici... Allora ho deciso di parlarne con loro, anche se il marito era contrario perché non voleva spaventarli e poi, mi dice, sai quanti ce ne saranno qui nel vicinato che non sono mai stati presi?
Grazie, ora dormo più tranquilla...

Stamane ricevo un'altra telefonata, sempre dall'amica sospirante. Mi dice che la polizia non si era resa conto che la casa dove vive il "coso" si trova a meno di 1000 piedi (300 m) da uno dei child-care della zona, e così deve spostarsi! Momento di giubilo! Sospirone di sollievo, il mio!!! Mi sono sentita più leggera, e contemporaneamente una merdaccia... un'ipocrita. Sono qui che mi arrabbio per come le donne vengono ultimamente considerate dai rappresentanti al governo della destra, mi infurio per come i diritti umani vengano quotidianamente calpestati da chi pensa di averne il diritto, ma quando si tratta della mia vita e di quella dei miei figli ad essere messa a rischio, divento il ritratto dell'ipocrisia.

Come avreste reagito voi? Una volta che un predatore sessuale, specialmente contro i bambini, ha finito la sua condanna in carcere, ha veramente saldato il conto con la societa'? Ha diritto a rifarsi una vita simil-normale, o deve per sempre portare la lettera scarlatta?

Sono sincera, non so cosa rispondere....








28 commenti:

  1. Accipicchia Moky... mi hai fatto venire la pelle d'oca. Purtroppo anche io, come te, non so rispondere. Concordo sul fatto che se questa persona ha pagato il suo debito abbia diritto alla libertà però io non lo vorrei assolutamente vicino casa mia! Non lo so! Forse dovrebbero trovare il modo di far valere sia i diritti di chi vuole rifarsi una vita che quelli delle persone che lo incontreranno ma non ho idea di come si possa fare.

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    1. Pollon, e' in effetti uno di quegli argomenti dove e' difficile trovare una soluzione che sia giusta per tutti.

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  2. Pero' c'e' una bella differenza tra combattere per i diritti delle donne (che non hanno fatto niente di male alla societa') e quelli di un sex offender. Non e' questione di volerglieli negare questi diritti ma di voler proteggere i bambini. Io direi che le due cose sono ben distinte e non si possono paragonare.

    Dora

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    1. Dora, lo so, per noi c'e' una bella differenza, ma per tanti qui le donne che hanno abortito sono considerate degli assassini... pensa a quante bombe alle varie cliniche...
      Io sono dell'opinione che la tutela dei diritti dei più indifesi dovrebbe essere prima di tutto.

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  3. E' terribile questa storia e anch'io sarei spaventata.
    Ma, a mente fredda e cercando il più possibile di essere lucida (perché non posso fare l'aperta e la democratica e quella di larghe vedute solo parzialmente ma, se lo sono, devo essere coerente sempre), penso che chi si comporta così sia stato vittima, a sua volta, di abusi e, di conseguenza, andrebbe aiutato a ritrovare la retta via.
    Purtroppo, la carcerazione, specie se lunga, non aiuta alla riabilitazione perché, almeno in Italia, è in forma repressiva tanto che chi esce dalla galera, molto spesso torna come prima se non peggio di prima.
    Francamente sarei turbata ad avere un vicino di casa così - non lo nego - e credo che ne parlerei con i ragazzi senza impressionarli, come so che farai tu. E farei tutto ciò che posso fare per proteggerli.
    Parallelamente mi attiverei con le istituzioni adeguate per far in modo di aiutare questa persona a
    guarire. L'isolamento o la castrazione (anche se comprendo lo stato d'animo di chi le invoca) non ritengo siano degne di un paese civile.

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    1. Titti, e' esattamente il mio problema.
      Da una parte voler essere coerente con le mie idee, e reagire in modo civile, e dall'altra mantenere l'impegno di proteggere i miei figli... In NJ esiste una specie di ospedale apposta per la "riabilitazione" dei sex offendere... e proprio da questo ospedale era uscito, dopo la "riabilitazione", il tipo che ha violentato e ucciso Megan. Ecco dove sbatto la testa.
      E hai ragionissima, sono sicura che dietro ogni pedofilo esistano abusi ricevuti da bambino, sessuali e fisici...
      Non trovo una soluzione o un compromesso accettabile.

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  4. non devi sentirti ipocrita,io avrei reagito allo stesso modo. Credo sia l'istinto materno di protezione verso i figli che prevale su tutto non sei ipocrita, non sentirti in colpa semplicemente ami i tuoi figli e li proteggeresti ad ogni costo.

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    1. MJ, e' proprio istintivo. Poi mi chiedo, per complicarmi la vita, e se questo offender fosse un mio famigliare? Se fosse uno dei miei figli a commettere un crimine?
      Roba da far fatica a dormire... (ma dormo comunque, ho una decina di anni di sonno arretrtato da recuperare...)

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  5. mi sento come te.
    valescrive

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  6. @ Titti,

    tu parti dal presupposto che un sociopatico o uno psicopatico (non necessariamente un pedofilo) possano essere aiutati a guarire. Da quello che ho letto e studiato non e' cosi'. Queste persone non provano rimorso o sensi di colpa e non lo proveranno mai.

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    1. Anonimo, non possono guarire, penso sia una situazione come quella degli alcolizzati o tossicodipendenti, dove uno debba accettare la propria condizione di essere sempre un malato, ma senza ricadute.
      Penso tu abbia ragione sui rimorsi e/o sensi di colpa... Che storia.

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  7. Io avrei reagito come te, non credo che qualche anno di galera modifichi il comportamento di queste persone, per me sono dei malati e andrebbero seguiti e aiutati a guarire.....ma non li vorrei vicino a casa mia e a mio figlio!

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    1. Suysan.... nessuno li vuole vicino, questo e' proprio il problema. Ma qualcuno se li deve beccare! Qui ci sono interi vicinati solo per gente "senior", dai 50 in su. Dovrebbero vivere li.... ma ci sono sempre i nipotini che vengono in visita...

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  8. da quando c'e' Little D ... alcune cose spaventano di piu'!

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    1. Marica, infatti, avere figli ti cambia la prospettiva in tante situazioni, anche dove ti sentivi più sicura....

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  9. Che paura ... Avere un sito poi su cui vedere le foto e localizzazione di questa gente ti rende ancora più consapevole della loro presenza ... Io come te non saprei proprio che dire in questo caso ...

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    1. Cecilia, e' una situazione non facile da vivere ne' da giudicare.

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  10. cavoli...credo di sentirmi vicino al pensiero di Dora, nei commenti. Questi criminali, finito il carcere, dovrebbero per sempre essere seguiti da uno psichiatra e da assistenti sociali che lo tengano d'occhio. Come i pazzi, ad esempio, che loro non hanno fatto niente di male agli altri, ma magari a sè stessi, però devono essere seguiti. Perchè un sex offender no?

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    1. Zion, penso che la differenza qui sia principalmente nella vittima, in questo caso bambini. La prima cosa che ho controllato e' stata proprio quello, perché considera che un ragazzo di 18 anni che fa sesso con una rgazza di 14 anni, e' considerato un felon, per statutory rape, e se denunciato, viene considerato un "sex offender", in pratica rovinandogli la vita. Ma fosse stato questo il caso, non mi sarei preoccupata più di tanto. Ma quando ci sono di mezzo i bambini, secondo me cambia tutto. Non che una violenza sessuale contro un adulto sia meno criminale o meno traumatica, ma solitamente la violenza contro un bambino ha l'effetto collaterale di perpetuare, spesso, altre violenze.

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  11. secondo me non si tratta di ipocrisia, ma di senso naturale e istintivo di protezione nei confronti di chi si ama ( e di se stessi anche).
    Io probabilmente, conoscendomi, avrei gia' cominciato la ricerca di una nuova casa e avrei chiesto a mio marito di trasferirmi!!! Anche se poi, riflettendoci, tuo marito ha ragione: chissa' quante ce ne sono di persone cosi' malate che ci vivono vicino.

    io ho scoperto una cosa che mi ha sconvolto pochi mesi fa e ancora non me ne capacito: a Buffalo c'e' una chiesa nella quale si celebra(va?) la messa anche in italiano. ho conosciuto il sacerdote, un missionario italiano sui 70-80 anni (un omone anziano dalle movenze di un bradipo/mummia), quando mi sono trasferita da queste parti. ci siamo visti in diverse occasioni, poi per un po' piu' nulla. tempo fa decido di invitarlo a cena e di chiedergli di benedire la mia nuova casa. peccato che a quel punto scopro che il prete e' stato allontanato per faccende legate ad un sexual assault (pare anche piu' di uno) ai danni di una parrocchiana 30enne 0__0 e io pensavo di fargli pure battezzare mia figlia!!! saro' retorica, ma non ci si puo' fidare davvero di nessuno!

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    1. Mel, non vorrei proprio più traslocare... e' una cosa abbastanza stressante, quando si hanno figli... e poi mannaggia,mi piace questa casa e il vicinato..

      Purtroppo in tutte le organizzazioni dove le donne non son ammesse, ad esempio la chiesa ma anche la NFL (NAtional Football League) ad esempio, etc. i comportamenti predatori sono rampanti.

      Ora dovrai trovare un altro sacerdote per far battezzare la tua cipollina.... Italoiano sarà' difficile pero'!!!

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  12. Moky, non credo sia una questione di essere ipocriti o meno. E' ovvio che idealmente tutti abbiamo buone intenzioni e ci auguriamo nel cambiamento di determinati comportamenti. Purtroppo pero' nella vita vera certe cose non succedono. Gli abusi sessuali sono comportamenti che raramente possono essere controllati dal soggetto. E' comune che il criminale (perche' di crimine si tratta, ricordiamocelo, non e' solo una "malattia"), dopo aver commesso un abuso, ne commetta altri, anche dopo anni di carcere. Credo che proteggere i propri figli vada al di la di tutto, anche delle ideologie.

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    1. Basilico, esatto: i bambini vanno protetti. In effetti sono felicissima che il tipo debba spostarsi... e sono felice di avere questi 3 child care vicini....
      Pero' chissa' dove si trasferira'? Ci saranno altri bambini li'?

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  13. Personaggi come questo dovrebbero stare confinati in luoghi deserti ! Che stress, utile comunque il sito del dipartimento pubblica sicurezza ! Immagino il tuo sollievo quando la tua amica ti ha chiamato la seconda volta, vedi finalmente aveva una buona notizia !! ;)

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    1. Dancer, dopo tutto questo scambio con voi, ancora non so bene cosa fare... meno male davvero che la soluzione si e' risolta da sola.
      Anche io trovo questo sito molto utile!!

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  14. secondo me non è certo ipocrisia la tua...
    ...
    non ho parole... e sul rifarsi una vita... non sono certa che questa gente che commette crimini terribili abbia diritto di rifarsi una vita... perché, per poter ammazzare o stuprare qualcun altro? non credo nella riabilitazione di certi soggetti, se affidata solo a qualche anno di carcere (dove magari ha subito o perpetrato altre violenze); forse dopo molti anni di assistenza psichiatrica (che riterrei necessaria), ma non sono certa che si riuscirebbe a riabilitarili nemmeno in quel caso...

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    1. Fra, se fossi io la madre di una delle tante vittime di violenze sessuali (tante finiscono in omicidio), diventerei una belva. Niente perdono, penso.
      Ma ribadisco che sentirmi cosi' un po' mi spaventa... ma credo che, come hanno detto in tanti, e' istintivo.

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Sono passati 5 anni dal mio ultimo post. Settantadue mesi traboccanti di cambiamenti profondi, sociali e personali, cambiamenti cosi radical...