martedì 9 dicembre 2014

MITICO!!

Non dovrei ma lo faccio ugualmente: metto in pausa, nuovamente, il post che stavo scrivendo quando ho scritto il post sugli espatriati, e ora metto in pausa anche il post che i vostri commenti hanno generato - nella mia testa, per il momento - perché diciamocelo, io 40 commenti, senza che la meta' di questi  fossero miei, sul blog non li ho mai ricevuti, a testimonianza che e' un argomento che tocca, in modo diverso ma con una certa intensità, tante persone, e vi ringrazio per aver espresso la vostra opinione.

Ma in attesa di appiopparvi i miei pensieri riguardo l'argomento Expats vs. Italy: yea or nay, devo assolutamente segnalarvi un evento troppo divertente e significativo, per me (dite che devo scrivere sempre "per me", adesso? Facciamo cosi', ogni volta che scrivo un post, immaginatevi che ogni paragrafo inizi con le parole "secondo me", okie dokie?)

Un evento televisivo non da poco e' successo ieri sera al The Colbert Report, la trasmissione di satira politica e sociale che menziono ogni tanto. E' condotta dall'attore/comico Stephen Colbert, che in questa trasmissione fa' la parte del conduttore/commentatore politico (political pundit) di destra/repubblicano (ovviamente in realta e' un democrat liberale/progressivo) e che analizza le notizie del giorno mettendo in rilievo le incongruenze, le idiozie e anche il marcio che c'e' in giro (ma sempre di riflesso perche' il suo carattere ovviamente e' serissimo nel suo disprezzo verso tutto cio' che e' politicamente e socialmente liberale e anche solo leggermente favorevole al progresso) e ieri sera ha avuto un ospite straordinario.

The Colbert Report purtroppo e' alla fine della sua "vita": con David Letterman (altro comico leggendario qui) che sta per lasciare il Late Show with David Letterman su CBS (trasmissione che va in onda da 21 anni), Stephen Colbert e' stato assunto per rimpiazzarlo, quindi questa settimana e' l'ultima settimana del Report (lacrimuccia!) e invece di trasmettere lo show da "casa" (cioè New York City), ha traslocato a Washington, D.C., per l'esattezza alla George Washington University, una delle università politicamente più attive degli US.

E li' ieri, di fronte a un pubblico di circa 1500 spettatori, The Colbert Report ha avuto come ospite il mio presidente, Barack Obama.

Photo Credit: www.eonline.com

Che come prima cosa si e' sostituito a Colbert per condurre la parte dello show chiamata The Word, una sorta di giro di pensieri che parte da una parola (o frase) e finisce, puntellato da altre battute/giochi di parole/modi di dire.  con la parola/frase iniziale, che alla fine e' stravolta, o ridefinita se vogliamo.
Lo spezzone invece di essere chiamato The Word, ieri sera e' stato trasformato, per renderlo più presidenziale, in The Decree (il decreto): e si e' concentrato sulla legge sulla sanità chiamata comunemente Obamacare. Il titolo era To Health in a Handbasket, che gioca sul modo di dire "to hell in a handbasket", che significa andare all'inferno velocemente e con facilita', quindi tradotto molto malamente (si tratta di giochi di parole difficili da rendere in un'altra lingua) The Word, no, The Decree di ieri sera era "Andare in salute velocemente".
Per questo spezzone, Obama ha fatto finta di essere Colbert (anche perche' si chiede, quanto e' difficile fare il tuo lavoro?), usando persino i gesti tipici che lui fa' con la penna, e siccome in teoria era una parte scritta per Colbert, il fatto che la leggesse lui ha creato momenti ridicolissimi… come quando Obama ha detto "As you know I, Stephen Colbert, have never cared for our president… a guy so arrogant, I bet he talks about himself in the third person…" Come sapete a me, Stephen Colbert, non e' mai fregato mai del nostro presidente… un tipo cosi' arrogante che scommetto parla di se stesso nella terza persona…"

Qui potete vederne il video, spero (e se cliccate su cc nel quadratino -closed captions- potete leggere e seguire quello che viene detto, sicuramente più facile per chi l'americano parlato non riesce a seguirlo bene..)

J ed io abbiamo riso come dei matti, assieme al pubblico dei ragazzi universitari in delirio…  le battute erano divertentissime certamente, ma di sicuro e' stato riconfermato che l'autoironia in un politico e' importantissima e anche molto "attraente", soprattutto quando dietro le battute c'e' riassunta tanta verità, ma senza presunzione, senza la boria del "Lei non sa chi sono io", perché inutili e patetici.

Poi c'e' stata l'intervista vera e propria, ed e' stata assolutamente ilare: sono stati toccati argomenti interessanti e importanti, ad esempio le ultime elezioni, in cui e stata votata una maggioranza repubblicana, probabilmente perché molti giovani non hanno votato…la creazione di più di 300 mila posti di lavoro, la crescita economica… e anche la conduttura petrolifera conosciuta come XL Keystone pipeline, che trasporterebbe petrolio canadese attraverso gli Stati Uniti (inclusi numerosi territori appartenenti ai nativi, che vi si oppongono ferocemente) fermandosi in raffinerie in Illinois, Oklahoma e infine in  Texas, e che, pur creando forse un paio di migliaia di posti di lavoro (temporanei), metterebbe a rischio di fuoriuscite di petrolio tutti gli stati coinvolti, distruggendone la natura e gli ecosistemi .
L'intervista e' stata condita dalle battute di Obama e di Colbert e dalla sua ridicola e ostentatissima irriverenza.
E la classica domanda di Colbert alla fine dell'intervista, richiesta dal suo pubblico attraverso i social media, e' stata "Barack Obama: great president, or the greatest president?", usando la sua famosa formula per le domande retoriche, e' stato come fare un occhiolino a chi a questo presidente non ha mai una chance, dal momento in cui e' stato eletto nel 2008.

Ovviamente uno degli scopi di questo intervento presidenziale in una trasmissione comica seguitissima dai giovani (gli spettatori di mezz'età come noi sono la seconda categoria di audience) era galvanizzarli e ricordar loro di partecipare ad Obamacare (i ragazzi son coperti dall'assicurazione dei genitori fino ai 26 anni, poi devono farlo indipendentemente), se non hanno un'assicurazione sanitaria attraverso il loro lavoro.
Ma e' stata una mossa intelligente: si sa che la maggior parte degli elettori republicans sono bianchi e di mezza eta o pensionati, mentre i democrats hanno molti più giovani nel loro elettorato, e la possibilita' di attingere in massa a questo blocco votante e' stato uno dei fattori che ha reso possibile l'elezione di Obama… quindi lui sa benissimo che il modo più facile per toccare i giovani e' di partecipare a programmi che i giovani seguono, e farlo con umiltà, strizzando l'occhio a se stesso, così come aveva fatto a marzo quando aveva partecipato al programma Between Two Ferns condotto da Zach Galifianakis, in seguito al quale il numero di persone iscritte ad Obamacare era incrementato esponenzialmente.

Io, come italiana diventata americana, adoro questi momenti, in cui una persona importante, un politico, si prende in giro… pur avendo un lavoro serio, e' capace di non prendersi troppo sul serio. Almeno in questi momenti.

Qui la prima parte dell'intervista ad Obama, e qui la seconda.

Qui invece trovate l'intero episodio.

1 commento:

  1. Obama mi piace, mi è sempre piaciuto. I suoi modi di fare, il suo modo di parlare, ciò che dice.
    Nel 2008 sono stata a Chicago e passeggiando per le strade poco trafficate vedevo appeso alle finestre, locandine con scritto "Io voto Obama" o qualcosa del genere. Questa cosa mi ha lasciato perplessa in modo positivo e sono stata stupida a non fotografarla. Chi di noi italiani mette fuori casa l'immagine di chi voterà? Io per prima non lo farei, sia chiaro.
    Seguo ormai da tempo il Letterman, qui da noi passa dopo le 23 con la traduzione scritta, mi piace moltissimo e mi dispiace molto che vada in pensione. Quindi verrà sostituito da Colbert? Speriamo che manderanno in onda anche il suo show allora. Una cosa che non sopporto di Dave? I calzini bianchi!!!!!

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