mercoledì 9 gennaio 2008

Scripta manent?




Lunedi' ho tolto tutte le decorazioni natalizie, (non proprio tutte, le luci intorno al tetto richiedono l'utilizzo di un palo lunghissimo, vista l'altezza del tetto stesso, ma questo e' uno dei benefici di avere un marito alto, no?) e mi sono soffermata davanti alle decine di biglietti natalizi ricevuti e appesi sulla "libreria" prima di staccarli... un'altra tradizione americana che ho lentamente acquisito e che e' diventata un'onerosa parte dei preparativi del Natale: tra amici e famigliari in Italia, altri in varie parti d'Europa, in Hawaii, New York, California, New Jersey, etc. ho piu' di 80 biglietti d'auguri da inviare! Devo ammettere che tutti gli anni sono curiosa e aspetto con anticipazione notizie e foto di persone con cui sono in contatto annualmente, e con ansia (NOT!) attendo l'arrivo del riassunto zuccheroso scritto da alcuni (americani, ovvio): si tratta della newsletter di Natale, ripiena di notiziucole varie riguardanti i vari membri della famiglia, eventi (per loro) importanti ed che sono in generale cosi' noiose che superano come valore soporifero qualsiasi omelia domenicale fatta da Don Morfina (papi, questo riferimento e' per te! Non si tratta del nome vero, per protegger la privacy, ma comunque il nome vero non l'abbiamo mai saputo, no?). Tornando alle newsletter natalizie, il problema piu' grosso e' che ognuno cerca di descrivere l'anno passato in tinte eccitanti, esagerando situazioni e successi, ma la realta' e' che sono pervase di bugie e che nessuno ha il coraggio di riassumere l'anno passato in termini realistici, tipo "E' stato un anno non troppo negativo, le litigate sono state centinaia ma siamo ancora sposati e VIVI, i ragazzi vanno benino a scuola, probabilmente non verranno bocciati e stiamo tutti bene di salute anche se l'infezione causata da un piercing al capezzolo destro della piccola Lulu ci ha spaventato un po' !" Now, that would be an INTERESTING newsletter!!! Invece mi tocca leggere che tizio lavora sempre per la US Navy e ha viaggiato tanto, che caia ha iniziato a fare yoga e che i figli sono sempre boy scouts. ZZZZZZ.... RONF!! Quello che mi da fastidio e' che sono poche le persone che aggiungono un tocco personale ai biglietti, sono fatti come su una catena di montaggio e il destinatario non ha nessuna importanza. All'inizio della mia vita qui negli US, questa tradizione mi ha messo un po' nei pasticci : gli americani adorano spendere $3/$4, a volte anche piu', per comprare biglietti scritti da sconosciuti per esprimere le loro emozioni. Io, come credo molti italiani, ho sempre preferito farlo di persona o via telefono, un modo piu' "umano" e personale. Ma qui in America ho imparato che e' quasi un peccato non inviare un biglietto prestampato, e cosi' puoi scegliere biglietti della Hallmark (se davvero ti piace la persona) oppure un biglietto dal Dollar Store, dove ne compri 2 e paghi $1, e qui il messaggio non troppo tra le righe e' "non me ne frega niente di mandarti un biglietto, ma sono obbligata per cui butto via solo 50c"!!! Alla fine poi devo ammetter che mi fa anche piacere ricevere auguri e messaggi di qualsiasi tipo, ma almeno scriveteci qualcosa di personale!! Ovviamente, dopo 14 anni qui, ormai ho capito la solfa e anch'io ho una bella scorta di biglietti per tutte le occasioni, compleanni di bambini, di adulti, "get well" per quando qualcuno e' ammalato, Halloween, e le famose "Thank you" card, che se non invii a chi ti ha mandato un regalo rischi la pena capitale! In questo paese dove il consumismo regna sovrano, dire semplicemente "grazie 1000" non e' sufficente, e' quasi considerato un insulto, no, bisogna spendere dei quattrini x dimostrarlo. Vabbe' che "verba volant, scripta manent", pero' se le parole sono state scritte da qualcun altro, per me hanno poco valore. My opinion...

E passando di palo in frasca prima di collassare, DOMANI SERA ALLE 9 EPISODIO NUOVO DI "GREY'S ANATOMY"!!!!!!!!! YEAH!!! E domenica episodio nuovo di "brothers and sisters"!!! Doppio yeah!!! Sono settimane che siamo in astinenza, continuano a propinarci reruns, episodi vecchi, a causa dello sciopero degli scrittori e sceneggiatori non solo di Hollywood, ma di tutto il mondo dell'intrattenimento USA. Pare che il Golden Globe Awards verra' cancellato e, se non viene raggiunto un accordo, anche la serata degli Oscar e' in pericolo.. chissenefrega, pero' non vedo l'ora che tornino in tv episodi nuovi!! Be', buona notte. M.

p.s.: stamattina ho fatto la prima lezione per imparare a fare decorazioni con il vetro colorato (stained glass). Quando il mio progetto sara' piu "definito" postero' delle foto!

4 commenti:

  1. Già, la newsletter di Natale! L'avevo quasi diementicata. Mia suocera ne riceveva sempre una da dei lontani parenti australiani... Che buffa tradizione, un po' inamidata, formale e come dici tu.. altamente soporifera!

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  2. Davvero potrei fare un post lungo lungo con cosa leggo su queste newsletter... alcune sono estremamente ridicole, all'insaputa di chi le scrive, ovviamente. A me interessa il lato umano della vita, non le minuzie e banalita' che hanno valore solo per chi le vive!

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  3. Mi piace leggere questo diario di vita americana....le newsletter di Natale? qui non si usano proprio....forse qualche ditta...ma mai tra parenti e amici
    Un saluto da Roma

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  4. Eh, la vita qui e' proprio diversa. L'importante e' che noi facciamo dei compromessi ma rimaniamo sempre noi...
    Io rifiuto di mandare lettere in serie e scrivo sempre qualcosa sui miei biglietti d'auguri.
    Rimani te stessa, con orgoglio.

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Sono passati 5 anni dal mio ultimo post. Settantadue mesi traboccanti di cambiamenti profondi, sociali e personali, cambiamenti cosi radical...