Questo blog e' iniziato poco dopo il mio ritorno dall'ultimo viaggio in Italia, nel 2007.
Dapprima era solo una sorta di cronaca spontanea del nostro trasloco dal New Jersey all'Arizona, il resoconto delle mie tribolazioni e problemi personali, un po' diario, un po' reportage, un po' terapia... era scritto principalmente per me perché non avrei mai immaginato che ci fosse qualcuno, oltre a qualche amico o familiare, interessato a leggerlo... e invece pian pianino, qualcuno ha iniziato a leggere, qualcun altro a commentare. E si e' creata una sorta di comunità tra blogger e blog-friends che e' diventata parte della mia vita, in qualche modo.
Contrariamente a quanto credevo inizialmente, ho capito nel corso di questi anni di blog che quello che scrivo non finisce nel vuoto, infatti ora scrivere non e' più solo un esercizio di vanità personale o auto-analisi, ma un tentativo di comunicazione, di connettermi. Un po' come il messaggio lanciato dal progetto SETI in Arecibo 40 anni fa, ogni parola pubblicata viene inviata nello spazio, dove rimane inutilmente muta se non c'e' nessuno pronto a riceverla, a decodificarla, a rispondere. Ho imparato che, proprio come tutte le forme di comunicazione, i post di un blog a volte hanno un gran successo e scatenano i sentimenti di chi li legge, a volte finiscono nel silenzio, ma in ogni caso ci uniscono tutti, chi scrive e chi legge, nonostante la distanza geografica e le differenze d'eta', di esperienza, di ideologie.
Quello che certamente non mi sarei mai e poi mai aspettata e' di veder nascere delle relazioni con persone conosciute attraverso il blog: alcune sono diventate delle amicizie vere e proprie, importanti e profonde anche, grazie agli incontri di persona che sono avvenuti; altre sono rimaste puramente virtuali, spesso con la speranza o la promessa di potersi incontrare un giorno.
Giorno che sembrava non arrivasse mai...
Well, fear no more: quel giorno sta per arrivare perche' (rullo di tamburi....)
TORNO IN ITALIAAAAA!!!
(Fine rullo di tamburi. Date pure sfogo alla vostra eccitazione più sfrenata: fortunatamente sono un po' dura d'orecchio e non mi disturba...)
E' un ritorno sognato e sperato da tempo, sempre posticipato per motivi finanziari o di salute da entrambe le sponde dell'Atlantico, e ne sono felicissima anche se avviene in circostanze non esattamente felici: combatto contro il poco tempo che ti lascia una delle malattie più crudeli che conosco, la malattia che ti ruba tutte le certezze, gli affetti, i ricordi, le abitudini, quanto di più caro ognuno di noi tiene stretto al petto fino alla fine... E' una corsa contro il tempo per abbracciare una persona prima che si dimentichi chi sono, prima che la malattia cancelli tutti i volti e i ricordi amati dalla sua memoria, prima che le caratteristiche, le eccentricita' e anche i difetti che la rendono speciale si perdano irrimediabilmente nella rete dei neuroni danneggiati. Carpe diem non e' mai stato così tragicamente vero.
Ma bando alle tristezze, sono davvero felice di tornare, sarò in compagnia di Violet, che non e' mai venuta in Italia e incontrerà finalmente i nonni per la prima volta.
Non programmo grandi giri attraverso lo Stivale, proprio per cercare di passare più tempo possibile con i miei, anche se ovviamente faremo le turiste quando potremo (qualcuno mi può dire se il MuBa, il Museo dei Bambini di Milano vale la pena? Ero tutta gasata dal video che ho visto, poi ho iniziato a leggere le informazioni in inglese e mi sono sgonfiata: ancora non capisco cosa costi ad un'organizzazione che dovrebbe avere dei fondi discreti, usare un traduttore che l'inglese lo sappia bene... )
Così come era successo con i grandi (Vivian aveva più o meno la sua eta' nel 2007), me la immagino quando vedrà il Castello Sforzesco (fossimo qui in America, le farei indossare uno dei suoi abiti da principessa, ma oddio siamo a Milano, sai come ci guarderebbe la gente?), o il Duomo, lei che di edifici alti più di 2 piani non credo ne abbia mai visti...
Quello che mi piacerebbe anche fare e' creare l'opportunità per conoscerci di persona, voi che siete dall'altra parte del blog, voi che leggete i miei deliri, voi che commentate, qui e su Facebook, voi che fate i fantasmi (it's ok, lo faccio tanto anche io... mica sempre uno ha qualcosa da dire o tempo per farlo).
Mi piacerebbe davvero organizzare qualcosa insieme, una cena, una pizza, una scusa per potersi guardare in faccia e parlare dal vivo...
Il periodo sara' dal 22 maggio al 9 giugno, la località ovviamente Milano o dintorni.
Fatemi sapere via email o Facebook se siete interessati, e vi terrò aggiornati.
Ora vado a farmi del te' bollente per celebrare: nevica da stamattina e sto gelando... :)
lunedì 1 febbraio 2016
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