Per quanto gli US siano la Patria con la P maiuscola del consumismo, c'e' qui un'abitudine che incarna la natura frugale che forse discende ancora dai pellegrini puritani sbarcati dal Mayflower, o forse e' solo un'altro modo per capitalizzare su tutto, ma che comunque rappresenta una forma facile facile di pratica eco-sociale... ed e' quella di riciclare nel mercato cio' di cui non facciamo piu' uso. Il commercio dell'usato insomma.
Non so bene se in Italia ha preso piede, ma qui da sempre credo esistono i cosiddetti "garage/yard sales", in cui una famiglia apre il proprio garage o giardino per sbarazzarsi a prezzi ragionevolissimi di cio' di cui non sa piu' che farsene. Sembra forse un po' una cosa strana, immagino gia' qualcuno fare le facce e dire "Io non riuscirei mai a mettermi/usare etc. etc", ma qui e', specialmente in "suburbia" un fenomeno normalissimo, una tradizione di tutti i weekend. Cartelli sui pali con frecce che indicano dov'e' la vendita, annunci sui giornali tipo : "Sat/Sun 6a-1p yard sale toys, baby items, couch, microvawe, knick-knacks and more, 1234 Sesame Street. No early birds" Cioe' "Sabato/domenica dalle 6 alle 13 vendita di giocattoli, cose per bambini, divano, microonde, soprammobili e di piu' in via Tal dei tali. Non arrivare in anticipo".
Spesso si passano weekend interi girando da garage sale a garage sale, e ovviamente l'esperienza suggerisce che le vendite nei quartieri piu' "ricchi" sono quelle dove si possono fare affari piu' grossi. La mia amica E., che vive in Ojai, Calif. mi ha raccontato della garage sale di Ted Danson e Mary Steenburgen e di altri attori che vivono laggiu'... ho anche sentito raccontare di persone che transitano periodicamente nella spazzatura delle ville di Malibu, proprio perche' e' verissimo che "your trash is my treasure"... ma questo e' argomento per un altro post!
Essendo noi vicinissimi al Messico, il sabato e la domenica siamo "invasi" dai nostri vicini con furgoni alla ricerca di affari anche loro. Nonostante il cambio non sia in loro favore niente batte un passeggino usato poco per $10 o un servizio di piatti natalizi per $15!!
Tanto per farvi un paio di esempi, quando ero in attesa di Chris, 15 anni fa o giu di li', non avendo molti soldi, J ed io siamo diventati frequentatori assidui di garage sales e siamo riusciti a comprare di tutto per il bebe', spesso pagando una frazione del costo. Il seggiolone era della Little Tykes, un bel plasticone solido solido che ci e' durato per tutti e tre i pargoli, il lettino anche quello l'abbiamo regalato poco prima del trasloco in Arizona, il passeggino, la marea di giocattoli che ha intrattenuto i nostri primi 3... insomma la maggior parte degli oggetti "necessari" per l'allevamento di un bambino l'abbiamo trovata usata.
Anche per Violet abbiamo trovato il lettino, la culla, il passeggino da lasciare in casa ed altri oggetti, usati... una scelta assolutamente necessaria per me, soprattutto pensando che in questo caso non saranno passati ad altri fratelli/sorelle...
Con l'avvento dell'internet, il concetto del garage sales si e' trasformato in un mega-business chiamato e-bay, con l'aggiunta dell'idea della competizione, ovviamente, quindi dell'asta. Ma l'idea di base e' sempre la stessa: prima di buttarla via, vediamo se la mia merda puo' interessare qualcuno... e di solito cosi' succede!!
Sempre in questo spirito, io adoro frequentare i "thrift stores", cioe' i negozi di cose usate, dove si trova di tutto, da mobili a libri a dischi 33 giri, a prezzi ridicoli (ma bisogna essere "savvy consumer", cioe' informati); spesso sono negozi il cui profitto e' devoluto a entita' caritatevoli, ad esempio The Salvation Army, cioe' l'esercito della salvezza, che si occupa di aiutare i poveri, i disabili insomma i meno fortunati in citta'. E' uno dei thrift stores che preferisco: quindi il bellissimo tavolo da cucina da 12 che abbiamo comprato al Salvation Army store di qui per $60, usato ma assolutamente nuovo, senza un graffio che fosse uno, oltre ad aiutare noi, e' andato ad aiutare persone in citta' che hanno bisogno. Inoltre, la persona che lo ha donato, ha ricevuto un modulo che potra' usare nel momento in cui dovra' fare la dichiarazione dei redditi per una deduzione.
Devo ammettere che io in 16 anni, di garage sales ne ho fatta una, e mi e' bastata: un sacco di lavoro, mettere in ordine tutta la "roba", prezzarla, metterla in "esposizione" per poi dover fare contrattazioni ridicole "How much for that?" ..." 50 cents".... "How 'bout I give you 25 cents?"... Ma allora te lo regalo, no? Infatti, noi preferiamo donare tutto, invece di impazzire... tutti i vestiti, le scarpe etc. li doniamo, e la parte piu' bella e' la deduzione dalle tasse... Se poi si tratta di un oggetto non proprio in ottime condizioni, lo mettiamo nella stradina d'ingresso davanti al garage con la scritta "FREE" e senza neanche aspettare tanto, ecco che arriva qualcuno a suonare alla porta per chiederci se possono prenderlo...
E' per me un concetto semplice con ripercussioni sia immediate che a lungo termine e che ha insegnato sia a me che ai miei un modo concreto per "essere verdi" e mettere in pratica le 3 "R", Reduce, Reuse and Recycle.
p.s.: negli ultimi 2 giorni pensavo di aver contratto l'influenza, con tutta la paura che c'e' qui ultimamente (mi e' venuto un febbrone da cavallo all'improvviso, senza altri sintomi), invece penso si tratti di una mastite, quindi ben meno pericolosa, e siccome l'ho gia avuta con Emily, so come curarla... PHEW!
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Come mai non esistono le garage sale qui in Italia? Ovvio, non abbiamo i garage!!! ;-)
RispondiEliminaTe lo immagini esporre le tue cose in un sottosuolo buio?
Più seriamente, con le nostre assurde e barocche norme fiscali sarebbe impossibile!
Anche qui esistono organizzazioni di beneficienza come la comunità Emmaus che ritira mobilio ed oggetti usati, li restaura se necessario e li vende mettendo il ricavato a disposizione di bisognosi ma scordati la deduzione fiscale!!!
In bocca al lupo e guarisci presto!
---Alex
"How much for that?" ..." 50 cents".... "How 'bout I give you 25 cents?"...
RispondiEliminaahahaah!!!! allora TE CE PAGO SOPRA IO se te ne vai!!
non resisterei io, litigherei ogni 10 minuti!!
moky, qui negli US e' comune passarsi le cose tra parenti?
RispondiEliminaPerche' in Italia quest'abitudine di fatto fa un po' le veci della vendita dell'usato soprattutto quando si parla di cose x bambini.
Cmq e' vero e' una differenza sostanziale tra i 2 paesi. Io per esempio ho venduto i miei vecchi mobili su craig's list e in Italia non mi sarebbe mai passato nell'anticamera del cervello
Ho scoperto da poco qui a Roma, una catena di franchising che si chiama "Il mercatino", si può portare qualunque cosa che si lascia in conto vendita, una volta venduto si fa al 50% col proprietario del negozio
RispondiEliminaLe cose di mio figlio le ho passate di nipote in nipote ma ultimanete gli ho portato un pò di cianfrusaglie che non volevo buttare e che occupavano spazio in una casetta di legno che ho in giardino e che funge da sgabuzzino
Il risultato? dopo due soli mesi ho ricavato 235 Euro e ho fatto spazio in casa...una bella soddisfazione!!!
quando stavo in Michigan adoravo andare in giro per garage sales, era un bel passatempo.
RispondiEliminaAnche io adoro le garage sales e i Thrift stores....Quindi vendo le mie schifezze e ne compro altre...
RispondiEliminaIn Italia tutti i parenti e gli amici ci invidiano le garage sales, soprattutto mia sorella che non butta nulla!!!
Baci e guarisci presto
In Italia mi sa che stanno prendendo piede negozi dell'usato, piu' sullo stile del consignment store (almeno dalle mie parti).
RispondiEliminaPrima ero molto piu' appassionata di Garage/yard/carport sales, Goodwill, Flea market etc...
Adesso sono una grande fan del Consignment store, piu' che altro perche' sono in "De-cluttering mode" e cosi' invece di buttar via roba semi decente (se non la do in beneficienza) la porto a vendere! E io non devo impazzire con un yard sale, che e' veramente una rottura da fare.
Auguri per la mastite.. Ricorda - Foglie di cavolo!! ;-)
Alex, infatti credo che le garage sales esistano soprattutto in suburbia... o comunque dove esista lo spazio per esporre i beni da vendere. Io ho gia' un bel pacchettino di ricevuto della Salavation Army pronot per quando dovro' fare le tasse... pensa che anche le vetture possono essere donate, anche se non funzionanti e ti viene dato il costo dal "KBB" il Kelly Blue Book, cosi' sai quanto dedurre nel momento in cui fai la dichiarazione dei redditi...
RispondiEliminaFAbio, ifatti io di pazienza ne ho meno di 0, quindi preferisco danare tutto. Pero' cio' non toglie che il curiosare tra una vendita e un'altra
sia un passatempo divertente!
Palbi, si' le cose vengono passate tra parenti, ma considerando l'estrema mobilita' degli Americani (inclusi noi) spesso i parenti sono sostituiti dagli amici, che non si fanno di solito nessun problema ne' a regalare ne' a ricevere. Una settimana fa, una mia amica mi ha portato un saccone di cosine per Violet provenienti dalla nipote, che di 6 mesi piu' grande. Spesso pero', come nel mio caso, non conosco nessuno che abia figli piu' piccoli dei miei, quindi io mi disfo di quello che non uso piu' attraverso le varie organizzazioni benefiche.
E hai ragionissima, mi sono dimenticata di Craig's list: ottimo punto compra-vendita locale online. In Italia chissa' perche' ci prenderebbero per barboni.... invece in qesto caso gli americano sono cosi' all'avanguardia!!
Suysan, meno male che arriva anche in Italia (si tratta del consignment di cui parla Nat). Insomma non si buttano mica via 200 e passa euro, no? Intelligente ed ecologica!!
Zion, anche per noi e', anzi era un passatempo divertente ed anche eccitante, quando scoprivi "tesori"!
Koala, allor quando viene a trovarti tua sorella, falle portare un bel valigione con le sue cianfrusaglie... magari si copre parte del volo!
Nat, e' vero che i consignment sono di qualita' molto superiore ai thrift store, pero' se sei fortunata (come noi con il tavolo della cucia, ti giuro e' nuovo senza un graffio, con 2 "leaves", con i pad di protezione... per 60$!!), i thrift stores ti possono riservare sorprese da non credere!!
Fortunatamente, non sono dovuta arrivare alla foglia di cavolo... warm compresses, massages and truly odd nursing positions did the trick (and ibuprofen, of course!!)