Tre anni fa oggi "sbarcavamo" metaforicamente (anche se l'ammontare di acqua che scrosciava avrebbe potuto richiedere l'uso di un gommone) a Sierra Vista, in Arizona: dopo sette giorni e circa 5000 chilometri in macchina, eravamo finalmente a casa. Una casa sconosciuta, un'avventura in tutti i sensi, ma ero felice di sapere che il New Jersey era lontano: ero pronta ad iniziare una vita nuova, avevo toccato il fondo nella mia relazione con J, ed ero sicura che qualcosa sarebbe dovuto cambiare per poter continuare a vivere in modo normale o anche solo sopravvivere. Il nostro matrimonio era appeso ad un filo, e le incertezze erano tante.
Tre anni dopo...
La mia situazione e' cambiata, ma direi che principalmente sono cambiata io, o almeno il modo in cui percepisco e reagisco alle varie difficolta' ed imprevisti. Credo, spero di essere cambiata in meglio.
Come un alcolizzato o un tossicodipendente, sono in ricovero, mi sembra di avere il cartello "lavori in corso" appeso al collo. Ma per il momento tutto sembra funzionare discretamente, nonostante tutto.
Devo allora ringraziare un pochino anche questo posto, dove mi sento piu' libera di essere me stessa, dove non si respira competizione e riesco quindi a mantenere lo stress a limiti vivibili, dove e' possibile fare 70 miglia in un'ora senza dover recitare il rosario, dove l'aria e' pulita, dove l'umidita' e' inesistente; ringrazio questa cittadina ancora un po' far west nonostante i tentativi di modernizzarla, lontana lontanissima dai riccastri snob e strafottenti del nord NJ e Manhattan che scendevano come orde di vandali tutti i weekend e le estati, invadendo autostrade, spiagge... tuttalpiu' abbiamo gli "snowbird" che emigrano dai loro nidi in altre parti (piu' fredde) degli US e vengono a vivere quei 4 o 5 mesi qui, ma non hanno un decimo della boria e tracotanza dei newyorkesi...
L'ho scritto altre volte e lo ripeto perche' ci credo fermamente: "If you want a change, be the change", se vuoi un cambiamento, sii il cambiamento.
Grazie Sierra Vista per avermi dato lo sfondo perfetto per cambiare.
Cosi' ci si presento' Sierra Vista dall'autostrada 90, all'altezza di Whetstone (a circa 40 km)... dove le nuvole sono piu' nere, li' sotto e' Sierra Vista, martellata dai monsoni...
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Mi rende sempre un po' più sereno leggere storie positive.
RispondiEliminaForse inconsciamente mi danno la speranza che le cose possano migliorare per tutti, me compreso.
Leggendo il tuo post poi mi sono ritrovato a pensare quanto influisca l'ambiente (inteso in senso lato come luogo di residenza, vicini, colleghi, città, etc.) nella vita di ciascuno di noi.
Quanto ne condizioni i comportamenti, gli umori e pure il suo svolgimento e mi sono chiesto cosa cambierebbe nella mia se potessi andare via dalla città che mi ha visto nascere e crescere.
Soprattutto se ci sarebbe un'altro posto dove, potendo (ma al momento un'ancora mi tiene inchiodato qui, purtroppo) mi piacerebbe andare.
Difficile dirlo, desiderare di andare in un posto senza averlo "vissuto" prima può essere un'avventura ma non certo una scelta di vita, ed avendo "vissuto" in ben pochi posti (e mai sufficientemente a lungo per potere dire "li conosco") mi ritrovo davanti ad un bel punto interrogativo.
Certo che la voglia di volare via è tanta, davvero.
---Alex
la serenità è una meta che bisogna conquistare giorno per giorno! che bello leggere le parole di questo post. :)
RispondiEliminaBella storia, bel post.
RispondiEliminaAnch'io ho avuto anni un po' bui in cui mi chiedevo se cambiare posto mi avrebbe aiutato. Non avrò mai la controprova. Ma ora penso che l'aiuto sarebbe stato probabilmente solo parziale. Dovevo prima risolvere miei problemi interiori. Successivamente poi me ne sono andato, ma per altri motivi.
Ora invece spesso mi trovo a pensare che se tornassi in patria starei meglio.
Saluti
bello quando la vita prende una piega migliore
RispondiEliminavalescrive
Essendo una vecchia lettrice di questo blog ricordo quando scrivevi le difficoltà che stavi passando e tutte le tue incertezze....i cambiamenti servono da stimolo ma chi devi ringraziare sei tu ...sei tu che sei voluta cambiare e che hai cercato di aggiustare un rapporto invece di romperlo del tutto.
RispondiEliminaQuando posti le foto del posto dove vivi comunque mi viene sempre voglia di venire a vedere di persona quei paesaggi dai colori fantastici!
ecco, io sto per fare il passo contrario...mi avvicino a quella east coast...dici che è un suicidio?! un po' di paura ce l'ho...
RispondiEliminaMi piacciono i posti fuori mano, i vecchi col cappello da cowboy che hanno il cane sul cassone del pickup, i due/tre harleysti solitari con la bandana in testa, le sedie a dondolo sul portico... altro che vita sulla freway losangelina!
RispondiEliminaSono proprio contento che tutto sia andato per il meglio. Forse il posto ha aiutato, ma sono sicuro che e' anche tanto merito tuo e dell'equilibrio con cui hai affrontato il rapporto e il cambiamento. Chissa' che non si passi da quelle parti ora che sono anch'io sulla mainland... che saranno 2500 miglia? ;-)
RispondiEliminaGao, si' quasi esatte. Noi ci abbiamo messo 7 giorni perche' non potevamo guidare piu' di 350 miglia al giorno (per avere il rimborso dal governo), ma uno puo' metterci sicuramente di meno... certo che poi sarebbe bello anche fermarsi a visitare i posti che si attraversano, ma spesso non funziona come previsto... siamo passati per Memphis, ad esempio, e mentre cercavamo Graceland ci siamo persi in una zonaccia che faceva paura... quindi ciccia.
RispondiEliminaOvvio che se mai voleste farvi la traversata per venire da queste parti, saremmo felicissimi di ospitarvi!
moky went to the west and got her groove back :)
RispondiEliminaA parte gli scherzi, mi fa proprio piacere leggere questo post
Sono contenta che tu sia riuscita a trovare la tua strada anche perché per trovarla hai dovuto fare una scelta tutt'altro che facile. Lo so, capisco cosa significa dovere lasciare amici, famiglia, lavoro per l'incognito. Io l'ho fatto un anno fa circa dopo mille dubbi: anche se mi sono trasferita in un paese non lontano dall'Italia, il fatto di dover abitare in un paese con un'altra cultura e lingua non è affatto facile. Ma sono contenta e concordo con te: If you want a change, be the change.
RispondiEliminasono fra utah e arizona da un paio di giorni. la scelta di venire quaggiu' si capisce benissimo! Lo scenario ed il cielo sono incredibili!
RispondiEliminaCara Moki, rivedendo le foto del tuo arrivo in Arizona mi son rivisto quando con mamma siamo venuti a trovarti. Per me il posto è un sogno che non sparisce. Quando al Veteran Park mi volevano ingaggiare per suonare nella Desert Band (ricordi ?) io stavo per dire si...ma guardando mamma ho dovuto tornare sulla terra...ma il sogno continua anche a 71 anni. Grande Moki, un abbraccio da tuo padre...e da tua madre
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaAlex, quando ci si trova in un periodo difficile, triste, dove tutto sembra non funzioni, non e' facile sperare in un cambiamento positivo. E spesso si cade nell'inazione. Invece l'antidoto anche solo temporaneo ai vari "blues" e' proprio il contrario, e' l'azione...
RispondiEliminaIo sono assolutamente convinta che cio' che ci circonda condizioni i nostri stati d'animo.
A me Milano e comunque tutte le grandi metropoli, e' sempre andata stretta: la gente, inclusa me, sempre incazzosa, gli sguardi un po' torvi, la puzza dell'aria e delle persone con cui sei costretto a condividere intollerabili minuti in autobus, metro etc... Io sono sempre stata avventurosa e non mi sono mai pentita di tutti i vari traslochi che ho fatto. Io mi butto sempre, mi tuffo e inizio a nuotare. Spesso non so bene dove sto andando, ma vado! E poi almeno all'inizio, uno e' cosi' preso a capire dove sta vivendo che le solite minuzie che prima lo rendevano un po' pazzo, ora non le vede nemmeno. Mah. A me il Far West ha fatto bene...
Zion, la serenita' e' una meta che continua a spostarsi... :)
Dioniso, e' vero che cambiare il luogo non risolve i problemi, ma aiuta a mettere a fuoco cio' che e' importante. Io non credo riuscirei a vivere piu' in Italia. Pero' sai aiuta il fatto che sia sposata con uno del luogo...
Valeria, si' e' bello. Ma aspetto il momento in cui la marea cambiera'... perche' lo fa sempre... good, bad... then good again... come la marea dell'oceano...
Suysan, e' cosi'. Bisogna voler cambiare. E io ti aspetto, dai!
Elfonora,no non stai commettendo suicidio... io sono 'na vecchierella con prole e cerco la tranquillita'... la east coast, quella del nord, e' vivace anzi viva, allegra, ma incasinata, piu' ti avvicini alle grandi citta' (NYC, Philly, Boston, Baltimore, Washingtonetc). Ho alcune amiche qui che ODIANO Sierra Vista, non c'e' niente da fare, dicono... ed e' vero, non ci sono musei, ci sono 2 cinema piccoli, una mall microscopica, ci saranno 10 ristoranti in tutto, niente discotecche, niente teatro... insomma, per chi ha voglia di uscire c'e' ben poco... ma ovviamente non e' la mia vita... io darei chissa' cosa per poter andare a fare una scarpinata di una giornata intera... Vedrai che tutto andra' bene... se sei disponibile a cambiare, hai gia' vinto, credimi!
Regina, si'...qui siamo quasi su quei livelli... se ti dico tutte le volte che andiamo da qualche parte in macchina e non c'e' nessuno in strada, niente, non una macchina, una moto, un cavallo... e ovviamente noi a fare sempre la solita battuta "How much do you miss New Jersey?"...
Palbi, yes I did get my groove back!! (But first, I had to lose it...)
Laura, non e' facile lasciare tutto quello che conosciamo da una vita, il conforto delle nostre routine... pero' e' anche vero che chi non risica non rosica... e si vede che noi vogliamo rosicare!! Ciao!!
Fabrizio... peccato che siete a 8/10 ore da me... senno' sarebbe stato bello incontrarsi!
Si', il paesaggio e' incredibile, diverso da ogni altro che io abbia mai visto. Avete visto il northern rim? Vi e' piaciuto? Pare che sia meglio (anche perche' meno frequentato) del southern... Buon resto del viaggio!!
Papi, allora noi vi aspettiamo l'anno prossimo, se tutto va bene...
Ma grazzziiiee!!
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