mercoledì 13 febbraio 2013

Le risate di un'Italia dove non vivrei piu'

Se mi ricordo bene, avevo accennato qualche post fa al fatto che, nonostante il problema delle armi, la mancanza di un sistema sanitario per tutti, e nonostante gli altri problemi che ci affliggono come paese, sono felice che i miei figli crescano qui invece che in Italia.

Tra le tante ragioni, non ne esiste una piu' attuale di questa: voglio che i miei figli crescano in un paese che non sia totalmente permeato dal "machismo ammuffito" che giustifica il continuo svilimento delle donne ad oggetto e "stimolatore sessuale" e lo dichiara "normale"; voglio che crescano in un paese dove oltrepassare i confini del rispetto di una donna e calpestarne la dignita', con la scusa che si tratta solo di "battute bonarie", non sia considerato un complimento; voglio che crescano in un paese dove il dichiararsi imbarazzate, umiliate e persino, mioddio, offese per le mortificanti "battute" (mortificanti per chiunque, a meno di non essere in un film di Pierino) fatte da un uomo in evidente posizione di "superiorità" (politica, finanziaria, psicologica, etc.) non sia deriso e svalutato della sua gravita', o etichettato "neo-fem" o politicamente in altro modo,  ma sia applaudito come gesto di coraggio da tutti, donne e uomini.

Voglio soprattutto che i miei figli, in particolare le mie figlie, crescano in un paese dove vengano ancora valutate per i loro talenti, la loro professionalita', la loro creativita', la loro capacita' di portare a termine il lavoro assegnato, e non per la loro taglia di  reggiseno o per il fatto che indossino minigonna o tacchi o meno. Evidentemente, questo paese NON e' l'Italia.

Perche' se e' vero che "gli uomini saranno sempre uomini", intesi come sempre a caccia, e' anche vero che non e' necessario che esprimano sempre questo loro chiamiamolo "apprezzamento per l'altro sesso", soprattutto quando ci si trova in un ambito professionale, in un posto di lavoro e non al bancone di una bar o nella pista di una discoteca. E invece in Italia e' normale.
E vigliacchi, invece di fare doppi sensi che pensate siano astuti, cosi' da da potervi "parare il culo", volete portarvi la donna che viene a fare un colloquio a letto? Invece di allusioni, diteglielo, almeno le date la soddisfazione di scegliere se tirarvi un calcio negli zebedei subito e poi denunciarvi, o dire no, salutare e chiamare un avvocato, o no? Invece così, vi nascondete dietro il solito "era solo una battuta! Volevo solo farle un complimento!" e le fesse, cornute e mazziate siamo sempre noi. Ah, i codardi!

E non venitemi a dire che noi donne "ci marciamo" in questa situazione, come se fosse colpa nostra, come se fossimo noi donne ad aver creato il problema o a perpetuarlo, quando invece si tratta semplicemente di un meccanismo di sopravvivenza che abbiamo sviluppato nel corso degli ultimi...secoli; si tratta della legge economica della "domanda e offerta": se non ci fosse domanda, non ci sarebbe nemmeno offerta, o sarebbe almeno limitata a certi contesti!

Ecco perche' preferisco crescere i miei figli qui: perche' fosse stata mia figlia su quel palco a Mirano,  avrei voluto sentire, invece delle sghignazzate di un pubblico costituito principalmente da omuncoli immaturi, i fischi di un'audience che non accetta il maschilismo come norma, ne' il cattivo gusto come comicità, o almeno il silenzio sbalordito di centinaia di persone che non si sanno capacitare del bassissimo livello raggiunto da un uomo che per decenni ha rappresentato (una cosa da ridere!) il proprio paese nel mondo. Sarebbe stato bello vedere se avrebbero riso ugualmente, se invece della giovane impiegata, ad essere interrogata sulla natura e la quantità dei propri orgasmi fosse stata la madre o la sorella o la figlia di uno dei coglioncelli sul palco con Il Nonno Maniaco.

Perche' vi garantisco che una scena cosi' non sarebbe mai successa qui, o meglio le domandine da 12enne arrapato fatte in una simile circostanza avrebbero avuto un ben diverso finale. (leggasi: "I'm gonna shoot your testicles off, you asshole!")

18 commenti:

  1. Le risate di quell'audience non sono le risate di tutta l'Italia, cara Monica. Un certo numero di ignoranti maschilisti sciovinisti c'è purtroppo in ogni regione del mondo. Come ci sono "signorine" disposte a ridere alle battute volgari di qualche vecchio sporcaccione, purchè ricco e potente. Niente di nuovo sotto il sole.

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    1. Lo so, Rose, ma in questa regione del mondo un uomo come Berlusconi non sarebbe mai stato votato, e votato, e votato, e votato.... Poi comunque parlo di un male diffuso, di una cultura pervasiva, che qui non esiste. Qui una donna e' libera di vestirsi come crede, sia essa magra, grassa, giovane o vecchia (unico must, depilarsi le ascelle! Le ascelle pelose gli americani non le comprendono!)
      E una donna, pur con sempre una certa disparità di stipendi (di cui ha parlato proprio ieri sera Obama nel suo State of the Union), le donne qui hanno piu' possibilita', proprio perche' non limitate dall'essere dei catalizzatori di sesso. No, mi spaventerebbe l'idea che le mie figlie crescessero in Italia, lo ripeto. E da ricordare che ogni anno almeno 10000 casi di discriminazione e "molestie" sessuali in ambito lavorativo arrivano nelle corti federali americane. Sicuramente una frazione di quanto dovrebbe venire denunciato (in America, dove gli uomini non sanno flirtare, immaginati!), ma almeno gli impiegati sanno che possono rivolgersi ad un ente o autorita'. Quante donne in Italia utilizzano la legge che esiste a quanto pare, e denunciano colleghi e capi come B.? Mi piacerebbe sapere la statistica.
      Ho letto un articolo stamattina che parlava di Sanremo e di quello che e' successo con Crozza, e i commenti non erano altro che "Votero' ancora per il cavaliere, siete tutti comunisti"... donne e uomini. Donne, che continueranno a votare Berlusconi. Mah.

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  2. Quanto condivido!! :)
    Infatti, la cosa più assurda non è lo squallore dello squallidone maximo, ma tutti quelli che gli stanno intorno, insieme a una buona fetta di italiani, che pensano che questo schifo assoluto sia normale.

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    1. FRa, io sono cresciuta in un ambiente che incarna proprio questa diffusissima, dove si impara a sfruttare la bellezza esteriore, se c'e', altrimenti non ti rimane che il cervello. Certo che paese che vai, vecchi sporcaccioni che trovi. Ma qui il vecchio sporcaccione e' osannato e incoronato!

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  3. Purtroppo hai ragione.... Pensa noi che viviamo in questo paese! In ogni caso, anche se decidessi di vivere in US non mi sarebbe permesso. Anche questo non è giusto!!

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    1. Titti scusa, non ho capito cosa intendi dire che se vivessi qui non ti sarebbe permesso... cosa? E tra l'altro, non so se i giornali italiani l'hanno riportato, ma ieri Obama parlando di riforma dell'immigrazione ha dichiarato che renderà l'iter per stranieri che vogliono venire qui ad investire e creare posti di lavoro, piu' facile... quindi chissa'...:)

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    2. Mi piacerebbe, per esempio venire e poter restare più del periodo consentito dal permesso turistico e poter vendere i miei gioielli ai negozi per mantenermi durante la permanenza non a creare posti di lavoro perchè non ne avrei le possibilità nè organizzative nè economiche).
      Non ho sentito parlare della riforma di Obama sull'immigrazione ma credo che avrà dei paletti legati, appunto, alla creazione di posti di lavoro e non alla possibilità di fermarsi liberamente.

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    3. Non credo che cambiera' la legge per il visto turistico... sai quanti "turisti" se ne sono approfittati? La mia amica che poi e' tornata in Italia aveva conosciuto un napoletano che viveva da anni(?) a Los Angeles, dove faceva "il marocchino", nel senso che vendeva merce "knocked-off", roba finta... Ovvio che tu verresti qui con la possibilita' di mantenerti, ma se poi cominci a vendere e lavorare, immagino entrino in gioco tasse, etc....
      Invece di entrare con il solito visa waiver, potresti richiedere un visto B-1, business visitor...

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  4. Non sono d'accordo con Rose. Le risate di quel pubblico non sono quelle di tutta Italia, ma comunque ci sono sempre quando quella persona, in evidente situazione di superiorità economica e di notorietà, si comporta in modi analoghi.
    E nelle altre regioni del mondo in cui a comportarsi così fosse un protagonista della politica nazionale, tale personaggio vedrebbe istantaneamente troncata la sua carriera in tal senso.
    Dall'episodio in questione io mi sono sentita personalmente profondamente offesa in quanto donna e sono tuttora molto, molto indignata.
    Mila

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    1. Esatto Mila. Qui in America ad esempio, sarebbe stato marchiato anni fa, al primo commento (lo chiamano gaffe...) sessista o a sfondo sessuale fatto. Non avrebbe mai potuto vincere delle elezioni democratiche, una due tre... quante volte? Poi scacciato come un impestato, andandosene dicendo "paese di merda", pensare di tornare come il salvatore...
      Poi ne ho gia' parlato nel blog, di come sia stato preso in giro nei programmi di satira poliica anche di qui...
      Sono felice di sapere che tante donne (e uomini) intelligenti non lo voteranno. :)

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  5. hai perfettamente ragione.
    basta pensare ai mega manifesti pubblicitari con donne semi-nude per pubblicizzare di tutto, non solo l'intimo, ma anche lavatrici o occhiali, tanto per dire.
    e' veramente umiliante.

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    1. Vero, Marica? Anche io quando torno in Italia, rimango sempre allucinata... aspetta quando tuo figlio e' piu' grandino e tornate in Italia in vacanza, vedrai le domande che ti fara'...

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  6. In realtà credo che la situazione sia persino peggiore di come la racconti.

    La maggioranza della platea che approvava le battute sessiste del vecchio culoflaccido non credo lo facesse perché a sua volta sessista etc.
    Lo faceva perché lui è il Potente Di Turno, il tipo da osannare qualsiasi cosa faccia per garantirsene i favori.
    Certo, non nego che ci saranno stati anche quelli che avrebbero detto le stesse battute, è vero che siamo una nazione di laidi maschilisti (basti vedere quanti episodi di violenza sulle donne avvengono) ma nella platea c'erano anche donne ed anche loro invece di fischiare ed andarsene sono rimaste li ad applaudire convinte e magari sognare di essere sul palco con lui o nel suo lettone di Putin...
    "Presidente da lei mi farei toccare volentieri": ricorda niente?
    Quindi la situazione è peggiore: non solo siamo una nazione maschilista ma anche servile e zerbino dei potenti di turno, pronta ad assecondarli in tutto e per tutto per la speranza di averne un vantaggio...
    Bleah.

    ---Alex

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    1. Penso tu abbia ragione, Alex. Non e' mai solo una questione di maschilismo, c'e' sempre di mezzo la paura, comunque, di chi e' piu' potente/ricco.
      Ma nessuno che ha fischiato? Nessuno che gli ha fatto un "boo"? A me ha fatto davvero specie, e anche paura.
      Chi aveva detto la frase "mi farei toccare volentieri da lei?"

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  7. Ehi, non volevo certo difendere B., ma il nostro paese. A volte uno si deprime a sentire sempre le cose negative. La maggior parte degli uomini potenti ha una moralità discutibile, ma hanno il buon gusto e l'ipocrisia di tenerla nascosta. JFK, per fare un esempio eclatante, ma di cui ancora si parla bene, malgrado tutto. Lui non era italiano, vero?

    Nessun paese è tutto rose e fiori. E pochi possono scegliere dove abitare.

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    1. E' vero, ma paragona re JFK a Berlusconi e' un po' esagerato, dai! Fotografie o filmati storici di JFK che umilia donne non ce ne sono. Il fatto che sia stato anche lui un donnaiolo, comunque, non ha influenzato minimamente la sua presidenza... Ma nemmeno Clinton, con tutte le donne che vero o falso, ha avuto, inclusa Paula Jones, che ha intentato causa civile contro Clinton, ha dovuto sborsarle 850000$ per danni....

      Insomma, ovvio che uomini al potere, purtroppo esercitano questo potere per ottenere favori... ma umiliare "tutte" le donne in pubblico, costantemente, senza che nessuno gli dica "ue', calmati un momento ciccio"... insomma...

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  8. Moky, mi farebbe piacere se tu esponessi anche gli altri elementi che ti portano a preferire di crescere i figli negli States, se altri elementi ci sono.
    Grazie
    Mila

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